All about me

Non avrei mai pensato che qualcuno avrebbe cliccato su questa pagina. Se l'avete fatto, siete stati carinissimi. Vi lovvo tanto ♥
Ma restiamo nel topic.
Dato che quando scrivo (bada bene, solo quando scrivo!) divento logorroica e mi piace parlare di me a vanvera, ho fatto questa pagina per descrivermi un po', non solo come nerd ma in generale come persona.
Partiamo dal principio.

Piacere, Martina Marty, ho 17 anni e vivo a Milano. Frequento il Civico Liceo Linguistico Alessandro Manzoni (un nome pomposissimo per una scuola che non lo merita affatto). Dato che dopo aver detto che vado al Linguistico la gente chiede sempre, "Che lingue fai?" e rimane stupita quando rispondo "Inglese e Spagnolo" ("E non fai la terza lingua?" *immaginate che faccia il verso di una vocina insopportabile*). No, non faccio la terza lingua perché prima che la Gelmini si inventasse la sua ridicola riforma, nella mia scuola c'erano gli indirizzi per il Triennio. In seconda sceglievi se intraprendere Informazione e Comunicazione, Moderno o Umanistico. Gli indirizzi si differenziano in tale modo:

  • Informazione e Comunicazione: oltre alle due lingue, si studiano Scienze Sociali, Teoria e Storia delle Comunicazioni di Massa (TSCM) e Informatica (piuttosto seriamente, non quelle robine come il pacchetto Office di Microsoft o l'ECDL - che faccio comunque nelle ore di Mate)
  • Moderno: semplicemente, si studia anche la terza lingua. La mia scuola presenta, sia come seconda che terza lingua, spagnolo, francese, tedesco e cinese. Ovviamente, come terza lingua non puoi scegliere la seconda. Ah, altra differenza con Info è che quelli del Moderno in terza studiano Chimica e in quarta e quinta Fisica, mentre quelli di Info fanno Fisica tutti e tre gli anni.
  • Umanistico: in pratica, lo studio del Latino viene proseguito fino alla maturità. Formalmente presentato nella sessione di Presentazione, in realtà è stato cancellato anni fa per i pochissimi iscritti (voglio dire, una delle poche cose buone della mia scuola è il Latino solo ai primi due anni, chi vuole portarselo dietro fino alla maturità?!)
Premessa: io amo le lingue. Credo che nella nostra società siano estremamente utili, e io per prima detesto andare in un paese e non saperne parlare la lingua. Mi sento inferiore, ecco. Come se la gente del posto tramasse continuamente alle mie spalle, solo perché non li capisco. (Lo so, non sono normale. Ah, a proposito, fatevene una ragione, perché qua sarà dura trovare cose normali.)
Detto ciò, la deduzione più logica sarebbe che io abbia scelto di fare Moderno. Ed è ciò che pensavo io in prima. Che senso ha andare al Linguistico e non fare la terza lingua? Sta di fatto che, dopo aver visto la presentazione di Informazione, rimasi incantata e mi innamorai perdutamente di quell'indirizzo. Niente mi distolse dalla mia mia idea di fare Info: i professori sembrano fantastici, le materie ultrainteressanti. Nonostante nessuna delle mie amiche più strette scelse Informazione e mi madre mi ripeté numerose volte di andare a fare cinese, io non mi schiodai della mia decisione. (Nota dolente venuta fuori in terza: dei tre magnifici professori che ci avevano promesso, ce ne è rimasto uno solo - gli altri due sono stati sostituiti da un ometto. Mi è stato chiesto di non aggiungere altro.)
Dio santo, ma quanto ho parlato delle mia scuola? E pensare che la odio. (Cosa ancora più assurda, quando ipotizziamo di tornare indietro alla terza media e alla scelta del liceo, io sono l'unica tra le mie amiche che dice "la rifarei di nuovo". Il punto è che non saprei dove altro andare, non è perché mi piaccia particolarmente o ami tutti i miei compagni di classe. Anzi.)

Ma passiamo a ciò che a tutti (ma a tutti chi, se non ti legge nessuno? Shhh!) interessa davvero: l'anno all'estero.
Scoprii l'esistenza di questa esperienza in seconda media, quando inizia a prendere lezioni private di inglese. Mia madre pensava che a scuola non ne facevo abbastanza (il che era vero), quindi decise assieme alle mamme della mia migliore amica e di un'altra mia amica di spedirci una volta alla settimana da una signora italiana (da qui in poi chiamata Giovy :D) che parlava molto bene l'inglese, perché aveva vissuto parecchi anni negli Stati Uniti; venni così a conoscenza del fatto che in quarta superiore era possibile studiare un anno o un semestre in un paese straniero. Questa cosa mi affascinò fin dal principio.
Inconsciamente, questo desiderio si radicò sempre più profondamente in me, accresciuto dal profondo amore che nutrivo e nutro tutt'ora nei confronti dell'inglese. Sentivo parlare sempre più spesso di figli di amici che partivano per l'anno all'estero, e quando mi chiedevano, "E tu, lo faresti?", la mia risposta era, senza un attimo di esitazione, "Partirei all'istante".
Mano a mano, la cosa si faceva più reale. Alla fine della prima superiore cominciai a leggere i racconti presenti sul sito di Intercultura (all'epoca conoscevo solo quella, come organizzazione), mi informai, trovai il forum di Anno All'Estero. Scoprii che non costava proprio poco, ma ne parlai con i miei e loro si dichiararono d'accordo.
In seconda, scoprii i blog. Da quel momento, il mio non fu più un desiderio innocente: io avrei trascorso il mio quarto anno in un paese anglofono, che agli altri piacesse o no.
Da allora, feci ricerche più approfondite. Scoprii le altre associazioni, ma ero rimasta in fissa con Intercultura, quindi stilai la mia lista dei dieci paesi (adesso l'ho cancellata, però se non sbaglio era qualcosa così: 1. Australia; 2. USA; 3. Nuova Zelanda; 4. Canada; 5. Argentina; 6. Costa Rica; 7. Brasile; 8. Regno Unito; 9. Spagna; 10. Olanda). La mia priorità era un paese anglofono, possibilmente non europeo. Ma soprattutto, ovunque andassi, volevo fare l'anno. Non il semestre o il trimestre, l'anno. Ero e sono fermamente convinta che sia molto più facile studiare l'intero programma di quarta in tre mesi che recuperare ciò che è stato fatto nel periodo all'estero e stare al passo con il programma attuale in sei. I tre mesi, poi, sono più una vacanza che un vero periodo di scuola all'estero.
Alla fine della seconda, però, scoprii con orrore che in Australia e Nuova Zelanda si potevano trascorre solo sei mesi; fui costretta a farle scendere nella mia wish list, sotto USA e Canada.
Fu durante l'inizio delle vacanze estive che presi seriamente in considerazione la WEP; in Inghilterra conobbi una ragazza la cui sorella era partita con WEP e venni a sapere che le figlie della Giovy erano partite anche loro con la stessa associazione. Scaricai la brochure e la lessi da cima a fondo; era deciso, sarei partita con la WEP! (Per conoscere gli sviluppi della mia esperienza, leggete questo e quest'altro post ^^)

Se non vi sembra che abbia detto abbastanza di me, potete leggere anche quest'altro lunghissimo post, in cui elenco la quantità di cose che mi rendono nerd.

A 'sto punto... Basta.
Voglio dire, ho già annoiato abbastanza.

Scherzavo. Leggendo l'anteprima mi sono accorta che non ho parlato per nulla di me xD
Uhm, è lo stesso che mi ha detto Michelle (la mia hostmom) quando abbiamo parlato della mia lettera di presentazione (ecco, allora, fatti due domande...). Va beh.
Quindi, adesso elencherò un po' di cose random sul mio conto.
Amo il cioccolato.
Mi piace un sacco disegnare, ma rimarrà sempre e solo una passione.
Adoro viaggiare e uno dei miei sogni è fare il giro del mondo come in Lost Girls.
Sono la quintessenza della contraddizione.
Non ho una vera vita sociale - ho serie difficoltà a relazionarmi con le persone (non di tipo patologico, eh).
Quando scrivo, devo ascoltare la musica, ma deve essere necessariamente musica senza parole, altrimenti cerco di capire il significato (ascolto pressoché solo musica in inglese) o di cantare e mi distraggo.
Sono pigra e mi distraggo con una facilità allarmante.
Certe volte mi chiedo perché ho scelto di andare negli Stati Uniti quando ho sempre saputo, inconsciamente, di essere perdutamente innamorata dell'Inghilterra. Poi mi rendo conto che in Inghilterra piove e che è in Europa!
La mia ambizione più grande è vincere l'Oscar per miglior sceneggiatura, se possibile adattata da un mio stesso romanzo o originale, uno vale l'altro.

Adesso non mi vengono in mente altre cose, quindi mi fermo qui.

Tanti baci e lasciate un commento in uno qualsiasi dei post pubblicati, mi rendereste felicissima *-*

9 commenti:

  1. Ho provato l'esperienza di rimanere in una hostfamily, con una hostmum per due settimane e devo dire che è stato fantastico, davvero! Pensa per un intero anno, che spasso!
    Pure io quando scrivo ascolto musica senza parole, principalmente soundtracks! :)

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    1. Posso amarti? Sei il primo commento *-*
      Io sono stata in 3 hostfamily diverse negli ultimi due anni, ed è una cosa meravigliosa! Suppongo che quando stai un anno il rapporto diventi ancora più stretto :))
      Yez, oppure Yiruma *-*
      p.s.: ho quasi finito di vedere LotR, mi manca solo l'ultimo! Devo essere pronta almeno per poter vedere Lo Hobbit al cinema questo inverno, quando avrò tempo leggerò tutto il romanzo ^^
      (non chiedermi perché ci tenessi a dirlo qui)

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    2. Mi sono accorto, dopo la bellezza di 3 mesi e mezzo, facendo per caso un giro sul tuo blog, che mi avevi risposto. Fantastico!
      Anyway, come vanno le cose negli USA?
      Aspetta, aspetta, lo hai capito chi sono, vero?
      Ah, comunque, spesso ricevo visite dagli USA. Sei per caso tu, tramite Twitter?

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    3. Le cose negli USA vanno benone - dovei aggiornare il blog, ma quando ho tempo libero faccio altre cose al computer e mi dimentico; presto scriverò :)
      Ovvio che ho capito chi sei ._.
      Nope, mi dispiace. Comunque anche il mio contatore dice che ricevo visite dalla Russia, quindi magari è qualche navigatore solitario ;)

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  2. Ciao! Mi chiamo Caterina, ho 16 anni e sono in terza superiore di un liceo linguistico di Pistoia (vicino Firenze, per intendersi). Studio tre lingue, inglese, spagnolo e tedesco. Ho sempre avuto il chiodo fisso dell'anno all'estero sin da quando me ne hanno parlato la prima volta in terza media. Spesso mi sono detta che sarebbe stato meglio lasciare perdere, che non reggerei la pressione e potrei trovarmi male, ma il desiderio è più forte di tutto: la voglia di lasciarmi alle spalle una realtà che spesso mi sta stretta, nonostante abbia amici e una famiglia che mi vuole bene, e la volontà di diventare una "cittadina del mondo" come sento di essere veramente. Ho letto il tuo blog e sono rimasta folgorata: sembri veramente una ragazza simpaticissima e abbiamo le stesse passioni! Anche io amo scrivere, soprattutto con le cuffie alle orecchie... e il mio sogno più grande è iscrivermi a Cinematografia e diventare una grande sceneggiatrice! :) Volevo chiederti se per te è stato difficile fare un passo così grande e lasciare gli affetti e un mondo che conosci per poi ritrovarti, magari con poche certezze, in un Paese così diverso. Io ad esempio sono terribilmente in ansia dal punto di vista scolastico: ho paura di non riuscire a recuperare tutto il programma di un anno in pochi mesi e di cadere nel panico più totale! In prima superiore ero caduta in una sorta di "depressione" a causa della scuola perchè pensavo di non farcela... piangevo tutti i giorni per ore, volevo cambiare indirizzo e ci ho messo più di due mesi per superarla. Ho paura che questa cosa possa essere un ostacolo per farmi accettare come exchange. Scusa se ho scritto così tanto e soprattutto se sono sprofondata anche nel malinconico andante, ma avevo bisogno di scrivere a qualcuno che stesse vivendo l'esperienza che io sogno da tanto!
    Spero che risponderai presto :) Un bacione, Cate <3

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    1. Prima di tutto: grazie *w* mi leggi, mi hai fatto complimenti, mi ha chiesto, hai commentato *-* Mi hai resa felice :')

      Ora passiamo al tutto.
      Capisco le tue paure riguardo agli affetti.
      Io, come hai letto, l'ho sempre voluto fare, ma sono stata anche fortunata: i miei genitori mi hanno sempre sostenuta, come le mie amiche, e fin da quando avevo 6 anni sono stata abituata a passare almeno una settimana senza genitori, prima in Italia e poi all'estero. Magari, sì, con degli amici, però sono state comunque esperienze che mi hanno temprata, ecco :)
      È stato difficile? Non credo. Ho pianto all'aeroporto, ma dopo quei cinque minuti nessuna lacrima, fino ad ora, ha solcato il mio viso. E ti assicuro, amo i miei genitori, amo i miei amici, ma ero così felice di partire e sono così felice tuttora che niente e nessuno potrebbe convincermi a essere triste o a tornare a casa.
      Capisco le tue paure riguardo alla scuola.
      Posso innanzitutto dirti che se vai al Linguistico è più facile. In America certamente spagnolo lo trovi, magari tedesco no ma se sei fortunata... ;) Nonostante la tua situazione alle spalle, il mio unico consiglio è quello di partire. Se non sei sicura di poter recuperare in pochi mesi o pensi che per te un anno sarebbe troppo lungo, fai il semestre. È comunque un'esperienza completa, che ti lascia il tempo di assaporare nuova, vera vita senza però dover stare via così tanto.
      Ma parti.

      Se ti ho convinta, sbrigati! Prima ti iscrivi, meglio è!

      Baci,
      Marty

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  3. Ciao, mi chiamo Roberta e ti ho già rotto le scatole in un altro post.
    Io ho un sogno e spero di poterlo realizzare come hai fatto tu.
    L'anno prossimo incomincerò il liceo linguistico qui a Roma e sto tentando in tutti i modi di iniziare a convincere i miei genitori a farmi passare un anno all'estero. Io sono follemente innamorata dell'inglese e degli Stati Uniti quindi trascorrere un anno nel territorio e imparare al meglio la lingua credo sia un'esperienza fantastica.
    Ho un paio di domandine da farti. E' stato difficile per te riuscire a capire durante le lezioni, il pranzo o anche tra amici? Quanto ti ci è voluto per 'integrarti'? Come hai trovato la tua nuova famiglia e come si comportano con te?
    Ultima te lo prometto. Agli americani piacciamo noi italiani?
    Ok dopo questo terzo grado mi scuso e ti lascio alla fine del tuo meraviglioso anno.
    Magari più il la poteri farti altre domande, sempre che non ti dispiaccia.
    Ah, se ti serve un'attrice per il tuo film da Osar fammi un fischio dato che io il premio lo voglio vincere per 'ruolo protagonista' o non.
    Tanti saluti!
    Roberta

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  4. Ciao sono caterina :) sono di trento e anche io vorrei intraprendere questa avventura dell'anno all'estero.. Che dire? Ho conosciuto la Wep da amici e penso di affidare a loro questa cosa..
    Vorrei chiederti come ti sei trovata come associazione :)
    Poi un'altra cosa.. Il mio sogno sarebbe andare negli stati uniti, ma i miei genitori non sono d'accordo.. Vogliono io vada in inghilterra per la lingua (britannico e non americano) per il programma di studi (probabilmente piú simile al nosto) e per altre cose.. Ti cosa mi consigli?
    Grazie e scusa del disturbo.. Spero in una tua risposta

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  5. Ciao sono caterina :) sono di trento e anche io vorrei intraprendere questa avventura dell'anno all'estero.. Che dire? Ho conosciuto la Wep da amici e penso di affidare a loro questa cosa..
    Vorrei chiederti come ti sei trovata come associazione :)
    Poi un'altra cosa.. Il mio sogno sarebbe andare negli stati uniti, ma i miei genitori non sono d'accordo.. Vogliono io vada in inghilterra per la lingua (britannico e non americano) per il programma di studi (probabilmente piú simile al nosto) e per altre cose.. Ti cosa mi consigli?
    Grazie e scusa del disturbo.. Spero in una tua risposta

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