lunedì 20 agosto 2012

Today, Tomorrow, USA

Meno uno.

Oggi.
Ultimo giorno in Italia.
E' quasi finito.

Domani.
Addio (tztz - arrivederci!).
Volo per New York.

New York City.


Emozioni contrastanti, ecco tutto.
Voglio dire, sono felicissima di andare via. Anzi, non sto più nella pelle. Quando mi si chiede dell'anno all'estero, tutti mi dicono che mi brillano gli occhi.
E' il mio sogno da quando ho 12 anni.
Però ho paura.
Ho paura di talmente tante cose che non mi vengono in mente neanche tutte.
Paura di non farmi amici di trovarmi male di prendere 25 chili di non capire una ceppa di di di... 'Nzomma, nominate la prima paura che vi venga in mente e la sto provando. O almeno, non adesso ma domani sul volo.
Ancora non mi sembra vero che domani parto. Giuro, non ci credo. Mi renderò pienamente conto di tutto domani, quando le ruote dell'aereo si staccheranno del suolo italiano, lo so. Ma adesso, voglio solo partire e scoprire, imparare, viaggiare. (Le mie amiche in questo momento sono più disperate di me - ogni riferimento alla Fra non è puramente casuale).

Le valige sono quasi pronte, il mio magnifico valigione da 115 litri è al massimo della sua capienza (consentita), chiuso, e al bagaglio a mano manca solo il beauty case.

Adesso, devo assolutamente scusarmi per essere stata assente per più di un mese.
Sono stata al mare, dai nonni, al Monte, Sicilia, con la Ceci, i miei cugini, mio fratello e la Fra.
Devo ammettere che fare vacanze studio mi è mancato, sì. Dopo un po', le cinque settimane al Monte si sono sentite. Soprattutto si è sentita la mancanza di internet.
Ma dopo sono andata a Gressoney ♥ Lì c'erano Star, Portia, Ryan, Fefo, Pit, la Cami... (sono italiani, tutti quanti, al contrario da ciò che si potrebbe dedurre dai nomignoli). Ci siamo divertiti un mondo :)

La mia povera Mar'yana è ancora senza famiglia, mentre l'altra fellow Sherlockian Chiara è finita in Arizona. Buona fortuna, my dear :') E tu, Mar'y, sta' tranquilla che presto tocca a te!

Adesso scriverò un po' di cose a caso a proposito del quasi-trasferimento.
Appena arrivo in Michigan, mi fiondo in un negozio di high-tech e compro il MacBook. Non so ancora se Air o Pro, sceglierò lì.
A New York vorrei comprare delle scarpe (o Vans o Convers - meglio, tutte e due), ma non saprei dove ficcarle, quindi comprerò a Zeeland.
Questa sera - anzi, tra pochi minuti - vengono la Dani e l'Alma a salutarmi ♥
Oggi ho comprato un po' di chiavette USB per metterci dentro tutte le cose necessarie alla sopravvivenza tecnologica.

...

Okay,  non so che altro scrivere, quindi...
Il prossimo post sarà dall'America.
Eh già.
*panica*

Bene, mi dileguo.

Marty
Ah, la citazione del momento:

“Traveling is a brutality. It forces you to trust strangers and to lose sight of all that familiar comfort of home and friends. You are constantly off balance. Nothing is yours except the essential things – air, sleep, dreams, the sea, the sky – all things tending towards the eternal or what we imagine of it.” – Cesare Pavese


Torno a mezzanotte passata - la prima parte del post è stata scritta tra le 7 e le 8 - per concludere, sul serio.
Le valige adesso sono davvero pronte, valigione sigillato e bagaglio a mano chiuso (anche se a rischio peso D:).
Di dormire non ne ho voglia, ma fatto sta che devo andarci comunque.
Purtroppo la mia ultima notte in Italia non la passerò nel mio caro lettino ma sul divano del soggiorno, perché lì c'è l'aria condizionata (qua a Milano il caldo è insostenibile, soprattutto dopo aver passato una settimana sotto il piumone in montagna).
Ho copiato tutte le cose su tre chiavette, mi sono fatta male la ceretta... e basta.
Adesso, davvero, pubblico.

Buonanotte ♥