domenica 27 maggio 2012

YOUTUBERS, A RAPPORTO!

Aggiorno super velocemente il blog giusto per farmi pubblicità!
Con dei compagni di classe abbiamo partecipato al concorso per cortometraggi del MyGiffoni Film Festival; se metteste Mi Piace al video che vi linko, mi fareste un favore grande quanto gli Stati Uniti!




Grazie mille a tutti quelli che voteranno :3 (lo pretendo, gente. Lo so che ci siete, anche se invisibili, quindi aiutatemi almeno qui ç_ç)


EDIT:
La regista del video mi ha detto che le visualizzazioni/Mi Piace sul Tubo sono del tutto inutili; quindi, par favore, votate il video "La scelta" in questa pagina:
http://www.giffonifilmfestival.it/mygiffoni/votazioni-videomaker-dai-14-ai-20-anni.html


Non è necessaria alcuna iscrizione o palle varie e potete votare tutte le volte che volete! Non è fantastico?!
dai, su, lettori invisibili, datevi da fare!


Grazie grazie grazie!
Vi lovvo 

venerdì 25 maggio 2012

Cose a caso, Glee, spaventapasseri e spoiler

Buh.
Oggi ho promesso alla Fra che avrei scritto un post sul blog. Non so perché, ma lei trova particolare piacere nel leggerlo. Ragazza mia, ti adoro, ma sei strana, fattelo dire.
E smettila di leggere Wincest tristi. Lo dico per te.


Quindi.
Dato che non niente da dire, credo che scriverò un po' di cose random. Tipo sulla scuola, o sulla mia vita in generale.
Vediamo. 
Ah, sì.
Ecco, ieri ho visto la season finale di Glee. Pensavo che mi sarei disperata, avrei pianto lacrime per mesi dalla tristezza. Invece no. Ho pianto di più per la 3x18 ("Choked"), o per la 3x21("Nationals"). "Goodbye", invece, sì che mi ha fatta disperare. Ma dalla delusione.
Ah, giusto. Probabilmente nessuno dei lettori invisibili che ci sono segue Glee, e probabilmente non gliene può fregare niente a nessuno, ma è il mio blog e parlo di quello che voglio (no, non ho le mie cose, volevo solo affermare la mia autorità). Comunque, ci tenevo a dire che, chiunque segua Glee e non ha ancora visto la season finale (cosa fate ancora qui? Correte a vederla!), stia alla larga da questo post perché sarà pieno di spoiler.
Dunque, stavo dicendo.
Sono rimasta profondamente delusa dall'episodio. Voglio dire, mi aspettavo che cantassero almeno "Don't Stop Believin'" e non l'hanno fatto. Mi aspettavo che i miei amati Hummelberry andassero alla NYADA assieme, e ci va solo Rachel. Per carità, io la adoro, è il mio personaggio preferito assieme ai Klaine, ma Kurt ha fatto un provino magnifico e se lo meritava quanto lei. New York è loro.
Ah, già, a proposito di New York. Santana (o RIB, fa lo stesso), mi spieghi da dove viene fuori il tuo grande sogno di andare a NY?! Io ti ci vedevo più a Los Angeles, magari con Mercedes... Ecco, lei è l'unica che è finita esattamente come speravo: a realizzare il suo sogno. Voi direte, anche Rachel, ma per me Rachel senza Kurt, a NY, non realizza il suo sogno. Senza Finn, sì. A questo proposito... i Finchel. Io tifavo per loro. Ma dopo aver visto l'episodio, mi sono resa conto che a New York non c'era spazio per entrambi, se si può cogliere il senso metaforico. Finn non appartiene a quel mondo. Lui e Rachel stanno bene insieme, e sono sempre stata una loro fan, ma la mia Rachel preferita è quella che non mette niente e nessuno davanti al proprio sogno. Quella di "I'm like Tinkerbell, Finn. I need applause to live!". 
E Kurt. Vogliamo parlarne? La meravigliosa scena Klaine... Oddio, li adoro. Ma io volevo ancora un bacio. Uno semplice, ma dolce e pieno di significato. Un vero Kliss. Però, soprattutto, ci sono rimasta male perché non hanno detto una sola parola su cosa combinerà il mio amato Porcelain ora che la NYADA l'ha rifiutato. Starà a Lima con Blaine? Andrà lo stesso a NY? Ausiello ha detto che Kurt sarà nella Grande Mela con Rachel; quindi, o si è lasciato sfuggire uno spoiler grande quanto una casa, oppure la troupe creativa di Glee ha davvero problemi di Alzheimer.
In breve, non credo di essere mai stata più delusa da un episodio di Glee. Troppo Rachel-centrico (e se lo dico io...) (vogliamo parlare di Mike? O di Puck? Li rivedremo o verranno dimenticati come Matt?).


Ma andiamo avanti.
Ormai, causa Supernatural, la notte faccio una fatica bestia ad addormentarmi. Datemi della fifona, ma è così. Per esempio, adesso ho una paura matta che uno spaventapasseri spunti fuori dall'armadio. Non è normale.
E poi...
Uhm, la scuola è un inferno. Letteralmente. Settimana prossima abbiamo una verifica al giorno. Storia, Matematica, TSCM (che sarebbe Teoria e Storia delle Comunicazioni di Massa), Inglese e tecnicamente Fisica/Recupero. Tecnicamente perché io parto per Berlino giovedì (♥), quindi la farò martedì. Il punto è che lunedì c'è un'altra verifica di Fisica, questa volta non-di-recupero. E poi, si spera, sarà tutto finito. Dio, non vedo l'ora. 
Non so se quest'anno sia volato o se sia stato lungo. Da un certo punto di vista, mi sembra ieri quando siamo arrivati nella nuova sede, con i nuovi compagni eccetera. Dall'altro, mi sembra che il tempo scorra troppo lentamente, e che la partenza sia ancora tremendamente lontana.
Ma non è il caso di pensarci adesso.


Boh, a 'sto punto non so più che scrivere.
Prometto che presto farò un post in cui racconterò tutto sulla mia destinazione, ma stasera non avevo voglia.


Quindi...
Momento.
Non ho la citazione di chiusura!
Oh, eccola. Da Glee, mi dispiace.

Our work here is done. There's only one thing left to do. Say goodbye.



Marty

lunedì 21 maggio 2012

Essere nerd nel XXI Secolo

Oggi mi sento particolarmente potente, perché mi sono venuti i compiti di Matematica, quasi tutti quelli di Fisica (che è addirittura per mercoledì! Mi sono portata avanti!) e ho anche finito di studiare Scienze Sociali. Un hip-hip-hurrà per me!
*Si batte il cinque da sola*
Quindi mi è venuta voglia di scribacchiare qui, giusto per non passare il tempo a giocare ad Angry Birds su Chrome. In realtà potrei anche leggere The Boy In the Striped Pyjamas, così lo finisco in fretta e posso dedicarmi a Catching Fire, che piange ogni volta che ci passo davanti, ma non ho voglia. E so che se passassi il resto del pomeriggio a far niente finirei per guardare Sherlock per l'ennesima volta. Il che non mi fa bene, perché non fa che aumentare la nostalgia e la voglia per la terza stagione, che grazie ai quei troll umani di Moffat e Gatiss si vedrà all'alba della metà del 2013. Metà 2013! Ci avevano promesso un'attesa breve! Okay, ora mi fermo perché questa non è la sede adatta a fangherlizzare su Sherlock.

Però...
Uhm.
Sarebbe arrivato anche il momento di spiegare il titolo del blog, magari. Del tipo, perché mi autodefinisco nerd.
E' il caso? Dite di sì? Voglio dire, ho tempo. Niente da fare. Potrei anche, sì...
Vabeeene, ecco una spiegazione per niente concisa.

Dunque.
Da dove inizio?
Posso innanzitutto dire che le mie capacità sociali sono di livello primordiale. Intendo, sono un'asociale tremenda, mi piace starmene per i fatti miei e sono una grande intrattenitrice di silenzi imbarazzanti. Sono, secondo la magnifica definizione di CharlieIsSoCoolLike (che è davvero davvero cool), una persona introversa. Vorrei essere una high-functioning sociopath.
Un momento, però. Io non rifiuto la compagnia della gente. Se sono persone che conosco e con cui sto bene, ci sto più che volentieri. Però mi piace stare da sola. Sto bene con me stessa, di solito. E' che ho dei seri problemi a relazionarmi con persone totalmente sconosciute.
A questo punto, si potrebbe pensare che come tale vivere un anno intero in un altro Paese non faccia al caso mio. Sarebbe un pensiero sensato. Ma io sono anche profondamente contraddittoria, quindi in me possono convivere tranquillamente due opposti. Di conseguenza, andare negli Stati Uniti senza conoscere nessuno non mi preoccupa più di tanto. Le mie amiche mi avevano detto, "Ma è come tornare in prima...". Sì, esatto. E' questo il bello. Ricominciare. Forse ne ho voglia perché non sono soddisfatta dalla mia attuale vita da liceale, forse sono solo stufa di stare qui. Non lo so, e non mi importa nemmeno saperlo. Fatto sta che per ora non sono minimamente preoccupata di andare in una scuola completamente nuova.

In secondo luogo, fa parte del mio essere nerd essere coinvolta un'assurda quantità di fandom, such as but not limited to* Harry Potter (di cui fa parte A Very Potter Musical) ♥, Glee, BBC Sherlock, Doctor Who, Supernatural, The Hunger Games... Far parte di un fandom vuol dire venerarne gli autori, idolatrarne i protagonisti, infarcirsi di fanfiction (leggerle e/o scriverle) o perdersi nelle moltitudini di fan art. In generale, fangherlizzare. Ah, di solito una nerd fangirl come si deve ha anche il suo Tumblr, ma causa scuola non posso permettermelo fino al 9 Giugno. Ma da quel giorno mi sbizzarrirò *-*
Oh, sì, perché sono una fangirl. Un genere buono, di fangirl. Quello che sa ridere del proprio fandom, che sa mantenere un certo contegno, 'nzomma, non una fangirl bimbaminkia.
Sono una slasher incallita, vale a dire che posso trovare una coppia omosessuale anche nell'opera più etero che ci sia. Per dire, nell'Orlando Furioso di Ariosto tifo per Angelica e Orlando perché Medoro è di Cloridano, e di nessun altro. Tra le altre, shippo (che, malamente tradotto in italiano, potrebbe dire "accoppiare") Tony/Maxxie (chiamata teneramente Toxxie) di Skins, o Klaine di Glee, Johnlock di BBC Sherlock, Holmes/Watson di GuyRitchie!Sherlock Holmes, Drarry di Potterverse...
Inoltre, seguo una quantità indicibile di telefilm. Non sto qui a elencarli... Oh, ma al diavolo, sì. Dico anche quelli che sono finiti, perché comunque ci sono affezionata. Andando per palinsesto settimanale: Once Upon A Time, Make It Or Break It, Pretty Little Liars, Glee, New Girl, The Vampire Diaries, Skins (UK, First Generation), The Big Bang Theory, Supernatural, The OC, Sherlock, Doctor Who, Diario di una Nerd Superstar, Ghost Whisperer... Ma vorrei guardarne molti altri, perché non avete idea di che mondo di telefilm ci sia là fuori.
Recentemente, ho scoperto il mio amore per i comics americani, e vorrei davvero tanto iniziare a leggere quelli sui supereroi, tipo Spiderman o Batman, o Iron Man. Ringraziamo per questo quel fantastico film che è The Avengers, o la trilogia su Batman di Nolan.
Ecco, a proposito di Nolan. Amo il cinema, e se fosse per me ci andrei tutte le settimane. Ma causa anche la questione soldi (ma si può che devo pagare otto euro, se non di più, per stare seduta novanta minuti?), non riesco ad andarci più di una volta al mese. Uno dei miei film preferiti è Inception, del sopracitato Nolan. Mi manda la mente in frantumi, ma è per questo che lo adoro. Parlando di film, però, alla mia lista mancano dei pezzi fondamentali, come Il Signore Degli Anelli o Star Wars, perché quando me li facevano vedere da bambina ero troppo piccola per apprezzare (a 10 anni mi sono addormentata guardando La Compagnia dell'Anello, fate voi).
In quanto a musica, ascolto generi non propriamente definiti commerciali, ma capita ogni tanto che qualche sporadica canzone che passano su MTV mi piaccia. In generale, però, la mia band preferita sono i Simple Plan. ♥
Leggo tantissimo, ed è una delle cose che amo di più al mondo, perché mi permette di fuggire dalla realtà senza muovermi dalla mia stanza, o dal vagone della metro, o da qualsiasi altro posto in cui sia. Harry Potter è il mio passato, il mio presente e il mio futuro; JK Rowling mi ha dato l'infanzia e sarà per sempre la mia Regina. Jane Austen è semplicemente magnifica, e infatti il mio libro preferito in assoluto è Orgoglio e Pregiudizio. ♥
Ah, sempre tendenzialmente mi innamoro perdutamente di personaggi di finzione, siano essi di film, telefilm o libri, che costruiscono nella mia mente una figura idealizzata dell'uomo e mi rendono impossibile trovare un ragazzo lontanamente accettabile. (Fino a settembre scorso. Ma sorvoliamo su questo punto.)

Legata alla figura di nerd c'è naturalmente la tecnologia. A me piace da matti, veramente, nutro un amore profondo per Steve Jobs e le sue meravigliose invenzioni (il mio iMac è come un figlio, per me), e le conosco piuttosto bene, anche. Purtroppo, in certi ambiti del campo informatico sono tremendamente povera di conoscenze, e navigo quasi costantemente sul web per rimediare alle mie lacune.

Per parecchi anni della mia vita sono stata una di quelle ragazze che avevano voti altissimi in tutte le materie, per il semplice motivo che arrivavo al massimo o giù di lì senza dover studiare; adesso invece no, ma non me ne frega più di tanto. Come ci tiene a ricordarmi mia madre, io potrei avere 9 ovunque, se solo studiassi di più, ma il punto è che, secondo un comune modo di dire, non c'ho sbatti, quindi mi tengo i miei 7 e 8, e anche stretti. A parte in Inglese, dove esigo il massimo.
Quanto al resto delle materie, sono una patita di grammatica, correggo congiuntivi a chiunque e pretendo che la gente corregga me se sbaglio. Solo che a poca gente fa piacere essere corretta quando parla, quindi ho smesso di farlo ad alta voce e mi riduco a farlo nella mia testa. Ahimè, il povero Signor Congiuntivo sta venendo lentamente surclassato dal Signor Condizionale. Ma nonostante lui sappia che senza Congiuntivo non è nulla, se ne frega e si fa usare da chiunque senza ritegno, solo perché è un tremendo egocentrico e ha manie di protagonismo.
Secondo mia madre, io potrei andare a fare Chi Vuole Essere Milionario o quelle cose lì, perché so un mucchio di robaccia che non serve a nessuno. Il che è effettivamente inutile, e serve solo a farti apparire una so-tutto agli occhi dei tuoi compagni di classe, il che ti rende insopportabile al primo sguardo. Ma ormai me ne sono fatta una ragione, e ci convivo alla grande.

Oddio, ho scritto un papiro. E per di più ho iniziato a scrivere questo post alle sette circa, e adesso sono le nove e mezza. Ehm, magari è il caso di darci un taglio, per oggi. Se mi verranno in mente altre cose, ripescherò il post e lo aggiornerò.

Ed è così che Marty vi dice ciao! (Mi piace concludere con le citazione. Questa è di Glee.)

*termine derivato dalla mia esperienza al MUN. Lo adoro, lo sfrutto un sacco perché mi dà un'aria da intenditrice (?).

domenica 20 maggio 2012

Antefatto - parte II

Sono passati un po' di giorni dal primo post, lo so, ma dato che la scuola mi sta letteralmente uccidendo, ho davvero pochissimo tempo (e voglia) di mettermi a scrivere.
Ma adesso torniamo alla vicenda. (Mi sto prendendo troppo sul serio.)
Eravamo rimasti al 29 Settembre, giusto...?


5 Ottobre 2011: quando mio fratello torna a casa, porta la posta, se riesce a infilare la mano nella casella. Beh, quel pomeriggio ce l'ha fatta. E dopo una giornata un po' tristolina perché era morto Steve Jobs (il mio iMac è rimasto in lutto per tre giorni), una lettera mi ha rallegrato il pomeriggio.


Cara Martina, 
Benvenuta nel mondo degli Exchange Student! 
Il risultato del tuo colloquio di selezione è positivo e la tua candidatura per il programma seguente è stata accettata:
Programma: High School Exchange
Durata/Partenza: Anno Scolastico/Partenza Estiva
Destinazione: USA
Replicate le sensazioni provate  quando mi hanno dato la data del colloquio.
Ampliatele di una decina di volte.
Ecco come mi sentivo. 
Ero dentro, sarei partita. Per davvero.


Da Ottobre a più o meno inizio Novembre sono stata in ballo con il dossier, che è forse la cosa peggiore. Magari a qualcuno piace, scrivere milleduecentocinquantamilauntrlione di informazioni su di sé, ma a me no. Per nulla. Tra scartoffie per la scuola (che ci impiega secoli a compilare due stupidi fogli. Ma perché?), le cose del medico, e la miliardata di robaccia che dovevo scrivere su di me, ci si mette veramente un'eternità. Ma tecnicamente hai solo tre settimane di tempo.
Credo che la cosa più difficile, dopo l'album fotografico (io non sono per niente fotogenica, quindi trovare foto decenti è stata un'impresa estremamente ardua), sia stato scrivere la lettera. Una misera paginetta in cui devi presentarti alla futura hostfamily. L'ho infarcita di cose, cercando di far trasparire il meglio (ma al meglio, anche) della mia personalità, il che non è per niente facile, soprattutto perché in inglese non ho una varietà di espressione ampia come in italiano, ma tant'è. In qualche modo ce l'ho fatta. E, vi assicuro, ne è valsa la pena (piccolo spoiler).


12 Dicembre 2011: la WEP annuncia formalmente che il WEPBook è completo, ma mi mancano ancora delle vaccinazioni. Sì, beh, devo fare tipo cinque richiami. Non posso infarcirmi le vene di vaccini, quindi datemi il tempo, neh. Ma sorvoliamo su questo punto. Ero parecchio contenta che mi fosse arrivata la lettera, perché alla Simo l'avevano inviata tipo due settimane prima, e io avevo il terrore che nel mio dossier ci fosse qualcosa di sbagliato. Due righe stampate hanno calmato tutte le mie inutili ansie.


Nel frattempo, la vita va avanti, e si attende con molta poca pazienza che la WEP informi sulla associazione partner. Ma cos'è l'associazione partner? L'associazione partner (ora tutti insieme, associazione partner!) è un'agenzia no-profit che si occupa degli abbinamenti studente-famiglia, e sarà il tuo punto di riferimento durante il soggiorno. Infatti, mentre si è all'estero, si viene affidati al coordinatore locale, che è in pratica la primissima persona con cui devi parlare nel caso ci fosse il minimo problema.
Tra parentesi, in tutto questo tempo mi ero iscritta al forum di Anno all'estero, e avevo conosciuto una decina di ragazze (sì, perché all'epoca eravamo quasi tutte DonneH) che anche loro avrebbero fatto l'anno/semestre negli States con la WEP. Con una di loro, la Caterina, decido di fare il gruppo su Facebook, ed è stata davvero un'idea geniale, perché in poco tempo abbiamo riunito tutti gli Weppini! Ma all'inizio eravamo pochissimi (però un po' mi manca quando eravamo così pochi, riuscivo a collegare faccia-nome-profilo Facebook-nickname forum xD).


13 Gennaio 2012: fatidico giorno in cui la WEP rese nota la mia associazione partner: la CHI, Cultural (mia madre è ancora convinta che sia Christian ._.) Homestay International. Ha sede in California e opera in tutti gli Stati. Sì, anche alle Hawaii e in Alaska. Quindi, se speravo che con l'associazione partner si sarebbe ridotto la gamma delle mie possibilità di localizzazione, mi sbagliavo di grosso (già, alcuni associazioni lavorano solo in determinati Stati, ma sono veramente poche. E la mia è la più famosa e la più grande, quindi...). Con la CHI, però, arriva un secondo dossier, per fortuna molto più ridotto del WEPBook, ma con più o meno le stesse cose. Per di più, la Mara-della-WEP ha detto di rispondere alle domande con più o meno le stesse cose scritte nel WEPBook, per essere coerenti. Sì, ma, Mara, tu pensi che io a distanze di tre mesi mi ricordi quello che ho scritto per filo e per segno? Quindi mi sono arrangiata e ho scritto cose più o meno sensate.


Una volta compilato il secondo dossier, inizia la spasmodica attesa della hostfamily. Che potrebbe essere lunghissima, perché come ama ricordarti la WEP, le ultime famiglie arrivano una settimana prima della partenza, e certa gente parte senza una famiglia definitiva. Ora, non so voi, ma io mi sentirei un po' una merda a partire senza una famiglia definitiva, perché penserei di fare così schifo agli americani che non mi vuole nessuno. 
Quindi ogni giorno in ansia, sperando in un qualsiasi segno che la mia hostfamily mi avesse scelta, controllando ripetutamente la casella mail.
A circa metà febbraio, la sopracitata Simo riceve la famiglia. E' la prima in assoluto, e ovviamente la invidiavamo tutti. Lei, però, non ha saputo la hostfamily dalla WEP, bensì la hostmom e la hostsister l'hanno aggiunta su FB. Nuovo modo di sapere la famiglia! Aiuto. Quindi, oltre a gli spasmodici controlli di Hotmail, si aggiungono quelli delle richieste d'amicizia su Facciabuco.
Per un po', nessuno ha notizie da nessuno. L'ansia si calma. Le ragazze attualmente negli States ci dicono di stare tranquille, è inusuale averla così presto. 
A Marzo vado in gita con la scuola, mi diverto, non ci penso tanto, a parte quando leggo la mail con le date dell'Orientation, spostata dalla storica locazione veronese a Voghera, vicino a Pavia, il 20 di Aprile.
Nel frattempo, altre ragazze ricevono la famiglia, circa una decina.
E poi, accadde.


14 Marzo 2012: sono in macchina, sto tornando dalla visita dal dermatologo con mio padre e mio fratello. Il cellulare mi vibra in tasca, qualcuno mi sta chiamando. Numero sconosciuto. Rispondo, un po' esitante. 
"Pronto?"
"Ciao, Martina, sono Alice della WEP"
"Ah, ciao..." Panico, temo sia successo qualcosa di brutto.
"Ti chiamo per dirti che sono arrivate le informazioni della famiglia ospitante"
"Davvero?!?!" Il cuore mi batte a mille, non ci credo. La mia voce sale di un'ottava.
"Sì, andrai in Michigan"
Nella mia testa, il putiferio. Non capivo più niente, non riuscivo a rendermene conto.
"Adesso ti mando la mail, così puoi contattarli il prima possibile"
"Grazie, lo farò subito"
Panicopanicopanicopanico. L'hostfamily. Mi è arrivata. Mi hanno scelta. Ho una famiglia.
Ho bisogno di urlare. Così lo faccio.
"WAAAAAAAAAAAA VADO IN MICHIGAAAAAAAAAAAAAAAAAN"
Posso dire che papà e Lollo (mio fratello) non hanno apprezzato il mio sfogo.
Chiamo mia madre, mando un sms alle mie amiche. Sono talmente euforica che uscirei dalla macchina e mi metterei a correre per strada, urlando "MICHIGAAAN!!!". Arrivo a casa, leggo la mail con le informazioni.
Zeeland, Michigan.
Quincy e Michelle Williams saranno i miei hostparents. Chayce e Eastyn i miei hostsiblings. Avrò un cane, Chewie. Una camera tutta per me.
Singhiozzavo dalla gioia, non potevo crederci. Mi avevano scelta. Non mi sarei sentita una merda.
La sera dopo, mia madre torna dalla Svizzera e scrivo la prima email a Quincy, ringraziandoli, dicendo che non vedo l'ora e chiedo se hanno Skype. Due giorni dopo la risposta, sì. Organizziamo una chiamata per il 18 Marzo.

18 Marzo 2012: giorno della famosa prima skype-call. Ma anche il giorno del primo raduno degli Weppini del Nord. Purtroppo le due cose coincidono, ma non mi importa. Incontro i Weppini, ci divertiamo tantissimo, torno a casa alle cinque senza neanche ricordarmi un nome.
Aspetto la chiamata.
Non si connettono.
Lo ammetto, sono delusa. Ci speravo tantissimo, e mi dispiaceva anche essermene andata prima dall'incontro per nulla. Ma faccio finta di niente. 

Una settimana dopo, più o meno, siamo entrambi connessi su Skype. E allora mi chiamano.
Vado in panico, chiamo mia madre. "Scema, rispondi!". Paurapaurapaura. Rispondo.
E' stato fantastico, davvero. Parlare con Quincy, vedere il cane, il loro godson (che non ho capito se vive con loro o meno, ma vabbè), ha reso tutto così reale. Purtroppo il resto della famiglia non c'è, ma ci accordiamo di riparlarci più avanti, quando ci saranno tutti.

9 Aprile 2012: seconda skype-call con gli Williams. Questa volta parlo anche con Michelle, ed è stato ancora più bello, lei è davvero fantastica. Abbiamo scoperto di guardare tutte e due Glee *-* L'anno prossimo lo vedremo assieme! Mi hanno raccontato un po' di cose su di loro (ho conosciuto tutti) Zeeland, sulla loro vita lì... e mi hanno detto come mi ha scelta. Con la famosa lettera del WEPBook. Ero così, così felice. Abbiamo parlato per quasi un'ora e mezza.

20-22 Aprile 2012: WEP Orientation, Agriturismo La Torretta, Voghera, Pavia. Un posto tremendo, tre giorni magnifici. Troppo belli e troppo estenuanti, troppa gente, ma assolutamente perfetti. Adesso, troppo lunghi da raccontare in modo decente. Diciamo solo che è stato molto molto utile.

Da quel giorno non è più successo nulla di eclatante. Non ho più parlato con la hostfamily, perché la scuola mi rende impossibile sostenere una conversazione più lunga di un quarto d'ora.
Adesso spero di trovare un attimo per mandare loro una mail, sperando che non mi abbiano già dato per dispersa.

Credo che a questo punto il famoso e fin troppo lungo antefatto si sia concluso. Oltre ciò, sto morendo di sonno, quindi adesso andrò a dormire.

Buonanotte, buona lettura ai lettori invisibili e buon inizio di settimana!
Lawve, 
Marty




p.s.: non chiedetemi perché una parte sia evidenziata di bianco. NON LO SO, ma lo detesto.
EDIT 21.05.2012: Ce l'ho fatta! L'ho tolto! Sono una faiga u.u

mercoledì 16 maggio 2012

Antefatto - parte I

Bene bene bene.
Sono pronta a raccontare l'antefatto della mia futura esperienza.
Come cosa non ha molto senso, detta così, ma tant'è.
Uhm, non so come procedere.
Raccontare tuuutto sarebbe lunghissimo.
Quindi direi che posso andare per date significative. Tanto so già che per ogni cosa mi dilungherò enormemente, ma meglio partire con un proposito buono che darsi già vinti in partenza.
Dunque, eccoci.


29 Luglio 2011: Mamma fa il versamento e invia via mail alla WEP (che sarebbe la mia agenzia organizzatrice) la richiesta di colloquio; sono ufficialmente una candidata a un programma di studio all'estero. (Sì, ho mandato tutto prestissimo. Ehm, è solo perché desidero farlo da quando ho 12 anni che avevo fretta - direi che è stata una scelta ponderata, già.)


(Ah, una piccola nota: io non ho detto nulla ai miei prof fino a quando non ero già iscritta eccetera. Non fatelo, se avete intenzione di seguire le orme di noi exchange - se lo sanno già, potete rompere molto di più le palle e mettergli fretta per ottenere i documenti. In generale, rende tutto più facile.)


21 Settembre 2011: Dopo quasi due mesi, la WEP si fa sentire - il mio colloquio di selezione si terrà il 27 Settembre alle ore 14.00 nella sede di Milano. Urla di gioia, salti e schiamazzi - per fortuna ho letto la lettera (teneri, usano ancora la carta) mentre ero sola in casa.


27 Settembre 2011: Il grande giorno è arrivato. Tesa come un fuso, con le mie adorate amiche/sante Ile e Clod (detta anche Cloddi o Cla - lo dico in caso più avanti la citassi con questi altri nomi) al fianco, mi dirigo verso i bellissimi uffici della WEP. Posso dire con esperienza che leggere un numero spropositato di post da un altrettanto numero di blog sul colloquio di selezione la sera prima del tuo colloquio non aiuta. Anzi, mi ha resa nervosissima. Ma per fortuna loro due erano lì <3 Tornando a noi. Per andare negli Stati Uniti, non solo bisogna fare il test psicologico, il colloquio con la psicologa e il colloquio in lingua - no, non basta; devi fare anche lo SLEP test, un esamino di inglese che consiste in un ascolto e in una parte scritta a quiz. Più si va avanti, più diventa difficile - e più io andavo avanti, più mi distraevo (ehi, c'erano quelle magnifiche matite di gomma che si attorcigliano tutte... E poi, era tutto così colorato!). Ma, obiettivamente senza troppe difficoltà, quella parte l'ho fatta (una cosa bellissima era che per fare l'ascolto hanno dato ad ognuno un iPod shuffle - altro che British Council e i suoi stereo obsoleti, tzè). Dopodiché, il fatidico test psicologico. Serve in pratica a capire che tu non sia un pazzo, o un terrorista, o tutte e due le cose. Questa è probabilmente la parte più assurda - dopo tutte le scartoffie sulle malattie, sulla tua scuola (le solite domande, la tua materia preferita eccetera), arrivano due fogli pinzati: una lista di 300 aggettivi. Sì, trecento. Che tu devi gentilmente segnare con una x se ti rappresentano. E c'è tutto, davvero. Quello che rimane sempre impresso a chiunque sostenga il colloquio è "sessualmente attraente" - mi spiegate come faccio a sapere se sono sessualmente attraente? Ora, non so voi, ma io non ho mai sentito di gente che va in giro a chiedere/dire, "Mi trovi sessualmente attraente"/"Sei sessualmente attraente". Sul serio, MAI. Ma anche lì, dopo un non-così-tremendo shock iniziale (forse forse leggere tutti i blog la sera prima era servito almeno a farmi un'idea), è filato tutto liscio. Dopo? Ehm... Ah, sì. Mi sono girata i pollici per più o meno un quarto d'ora (nel frattempo le mie amiche se ne erano andate, ahimè) e poi sono stata chiamata dalla psicologa. Non so se siete mai state da uno psicologo, ma tra loro e i supervisor dello Speaking del FCE non so chi abbia la faccia più impassibile. Zero emozioni, davvero. Secondo me si allenano davanti allo specchio... Ma comunque. La psicologa aveva analizzato il mio questionario e quello compilato dai miei a casa. Mi dice che ho una buona percezione di me stessa, che le cose che ho scritto io e quelle che hanno scritto i miei coincidono, che forse sono un po' troppo timida, ma in generale sono a posto. Grazie, abbiamo finito? No! Ora dobbiamo parlare del perché ho voluto fare l'anno all'estero. Mi hanno costretto i miei? L'aveva fatto un parente? Voglio scappare dal mio paese? No, no, forse no. Voglio farlo, punto. E' una cosa figherrima. Tornerò che il mio inglese sarà quasi perfetto. Avrò vissuto un anno della mia vita, a diciassette anni, fuori, senza i genitori, in un altro Paese e in un'altra scuola. Quando mai ti capita una cosa del genere? Quando mai ti si presenterà la stessa opportunità? Mai. Quindi, come disse Ovidio, carpe diem. Altre domande, se so a cosa sto andando in contro, se ho avuto esperienze all'estero. Rispondo sinceramente, entusiasta, piena di voglia di partire. E poi mi fa uscire. Come detto, la psicologa non lascia trasparire nulla. Poco convinta, esco ed Eleonora, che sembrava la capa, mi chiama per il colloquio in inglese. Più o meno, mi chiede le stesse cose della psicologa, altre cose sulla mia famiglia, sulla mia scuola, e mi fa compilare un po' di cosucce sulla mia famiglia ideale e su di me. Un piccolo (molto, molto piccolo) antenato del mio futuro dossier.
E poi... e poi basta. Ti faremo sapere entro una settimana-dieci giorni. Ci sentiamo presto. Vaaa bene.
(Ecco, lo sapevo che mi sarei dilungata.)


29 Settembre 2011: Info Day agli uffici WEP. Io mi ero iscritta circa due settimane prima, quando ancora non conoscevo la data del colloquio. Infatti, Eleonora - che teneva la sessione - si è un po' stupita di vedermi lì e ha fatto dirigere tutte le domande su di me, che ero quasi alla sua altezza, in fatto di conoscenze. Devo ammettere che mi sentivo Dio in Terra. Comunque, è stato interessante, e mi hanno riempita di gadget WEP *-*


FINE PARTE I


Direi davvero che per una sera basta e avanza. Vi ho annoiati fin troppo.
Random news non ne ho, a parte il fatto che la Ile nel suo saggio di ieri è stata bravissima *w* Ti voglio bene <3
Bom, passo la linea allo studio.
Buonanotte, e buona fortuna (altra citazione a caso, questa volta dall'omonimo film di Clooney).
Lawve, 
Marty


p.s.: una domanda, che rimanga tra noi - uso troppe parentesi? D:

martedì 15 maggio 2012

Promesse infrante senza ritegno

Lettori immaginari, 
lo so, oggi avevo promesso di raccontare l'antefatto della mia avventura. Ma, detesto dirvelo, non posso tenere fede alla promessa fatta perché devo studiare ç_ç Mi dispiace tanto tanto tanto!
Giusto per un breve aggiornamento sulla mia vita, oggi è stata una giornata di merda <3 Il poco di sole che stava spuntando grazie a un magnifico 8+ in Matematica è stato bruscamente offuscato da un orribile 4/5 in Fisica. Devo dirlo, auguro alla mia prof ogni male.
Quindi adesso tornerò nel mio angolo, ingozzandomi di cioccolata e cercando di studiare Informatica.
Oh, giusto, prima di andare dico virtualmente alla mia amica Ile crepi il lupo, in culo alla balena, tra le palle della formica per il suo spettacolo di stasera! (Anche per questo non posso mantenere la promessa.)
Ah, tra parentesi, mi sono accorta che il carattere "piccolo" è un po' troppo piccolo, e anche se so che non mi legge nessuno, ci tengo che i miei lettori immaginari non si cavino gli occhi per stare al passo con le mie news inutili.
Tanto lawve a tutto il mondo <3
Marty


p.s.: non so perché ma Blogger è convinto che io viva nella costa occidentale degli Stati Uniti. Punto primo, Blogger, io vivrò nel Midwest. Punto secondo, ho usato il futuro - sono ancora in Italia. In due tre parole, Blogger, DO YOUR RESEARCH! (Avevo voglia di citare Sherlock mezzo a caso, sì.)

lunedì 14 maggio 2012

Presentazioni & Perché questo blog

Bene.
Dopo più o meno 7 mesi aver creato questo blog e avergli cambiato look circa 3 volte, ho finalmente trovato la pace dei sensi.
Ordunque.
BENVENUTI, O MORTALI.
Benvenuti nel blog di una nerd. Una nerd exchange, precisiamo. Lo ammetto, il nome l'ho rubato a "Diario di una nerd superstar", e probabilmente MTV potrebbe anche farmi causa, ma non lucro sul nome quindi la cara vecchia MTV non si beccherà un quattrino. Che poi, non è nemmeno il titolo originale, quindi...
Ma torniamo a noi.
Sono Martina Marty.
Ho 17 anni.
Vivo a Milano e frequento il Linguistico.
Amo l'inglese.
Come detto sopra, sono una nerd. Il perché ve lo spiegherò più avanti, questo non è assolutamente il momento.
Ma, soprattutto, sono un'exchange student. Per chi non lo sapesse, gli exchange student sono coloro che frequentano un periodo della scuola superiore all'estero. Vivendo in un'altra famiglia. Frequentando un'altra scuola.
Secondo la definizione dell'Urban Dictionary (una delle cose più fighe dell'universo, davvero): 
Most awesome person you will ever meet. Exchange students willingly decide to get off their asses, leave their home country, and go see the world. For that reason, they should be given a helluva lot of credit. Usually, a foreign exchange student will have a funny accent and not speak your language very well. This is all the more reason to hang out with them, because everything will suddenly become that much more hilarious. Also, they are generally young people, and have the tendency to be extremely good looking. In conclusion, mad props to all exchange students out there.
Voglio dire, I'M AN EXCHANGE STUDENT. HOW MUCH COOLER CAN I BE?
Ma parliamo di me, che è più bello (sono una finta modesta, in realtà sono tremendamente egocentrica quando ho cose da dire). 
Io sono un'exchange negli Stati Uniti d'America. Più precisamente, in Michigan (anche di questo parlerò più avanti). Per un anno intero. 
Sì, il 21 agosto lascerò Milano, la Manza (che sarebbe la mia scuola), le mie amiche, la mia famiglia, il mio gatto, per andare a vivere quella che so spero sarà l'esperienza più bella se non della mia vita, della mia adolescenza/giovinezza. 
E non vedo l'ora di partire.
In realtà, ancora la sento molto astratta, come cosa. Intendo, il 21 agosto è lontano. Mancano TRE MESI. Che può sembrare pochissimo o tantissimo, a seconda dei punti di vista. Io propendo per la seconda.
Ma adesso si arriva alla domanda cruciale: perché questo blog.
Io ho sempre voluto tenere un diario, per la verità. Solo che sono talmente pigra che m dimenticherei sempre, o non avrei voglia, di scriverci. 
Però, diamine, sto per fare l'anno all'estero. Devo tenere una traccia indelebile di quest'anno. E dato che tenere un blog va molto di moda tra noi exchange, ho pensato di farlo anch'io. Ma, lo ammetto, soprattuto per scopi puramente egoistici. Vedete, io sogno di fare la scrittrice. E quale miglio trama se non quella di un anno all'estero? Quindi dovrò tenere traccia di ogni cosa, durante il prossimo anno. Per poi riscrivere e riadattare tutto e poi pubblicare e diventare ricca e famosa.


Detto ciò... boh, credo di avere finito.
Magari domani vi racconterò un po' meglio l'antefatto. Senza antefatto, che romanzo è?


Buonanotte, 
Marty